Buongiorno Massimiliano,
esistono ancora i sensori ad ultrasuoni, in teoria quelli che rilevano le variazioni di pressioni e le correnti d’aria?
Mi ha detto un mio amico che sono superati perché generavano una enorme quantità di falsi allarmi ma a mio parere erano gli unici che proteggevano locali molto grandi..
Risposta:
I sensori ultrasuono sono stati rimpiazzati da tecnologie più affidabili come ad esempio l’infrarosso ed il microonda.
Come certamente ricorderà i sensori ultrasuono venivano utilizzati soprattutto per la protezione interna degli autoveicoli e generavano numerosi falsi allarmi soprattutto in caso vibrazione dovuta a spostamenti d’aria.
L’affidabilità è stata criticata dagli utilizzatori proprio perché ogni mezzo che passava a forte velocità poteva far scattare l’allarme.
Con il tempo sono state sviluppate tecnologie più economiche e soprattutto più affidabili come ad esempio l’infrarosso e la microonda, senza trascurare il fatto che quando si abbinano più tecnologie l’affidabilità aumenta. Vale a dire che se imposto un sensore a doppia tecnologia (infrarosso + microonda) in OR basta la segnalazione di una sola delle due tecnologie per far scattare l’allarme. Ma se imposto in modalità AND la segnalazione deve provenire da entrambe le tecnologie per far scattare l’allarme. La modalità AND quindi aumenta l’affidabilità del sensore riducendo il rischio dei falsi allarmi.
Fatte queste premesse si può certamente affermare che la tecnologia ad ultrasuoni è stata definitivamente superata da infrarosso e microonda.
E’ senza dubbio vero che un sensore ad ultrasuoni copre un’area superiore in termini di area protetta, ma l’affidabilità di un sensore e l’immunità ai falsi allarmi rimane l’aspetto più importante quando si parla di sicurezza domestica.
Max