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Ciao e complimenti per il sito, utilissimo e ben fatto!
TI disturbo perchè avrei una serie di domande: ho appena acquistato una casa di nuova costruzione che ha la predisposizione per l’impianto filare e di conseguenza sono orientato verso questo tipo di antifurto.
In particolare, siccome non ho ancora avuto modo di approfondire con il costruttore della casa, sarei interessato ad un impianto misto, laddove la predisposizione esistente non mi permettesse di raggiungere tutti i punti desiderati.
Le mie domande sono:
1. Tutti gli antifurti filari permettono l’aggiunta di sensori wireless? E’ necessario installare subito il sistema misto oppure si può procedere in prima battuta con quello filare e integrarlo in un secondo momento con i dispositivi senza fili?
2. Cosa devo verificare esattamente con il costruttore per capire la bontà della predisposizione da lui creata nell’appartamento?
3. Le migliori marche da te citate hanno sistemi di allarme con fili? Se no, su quali altri marchi posso andare sul sicuro? Da assoluto profano credevo che per un antifurto la spesa fosse dell’ordine delle migliaia di euro e invece mi sembra di capire che siamo sulle centinaia di euro, per cui non ho grossi limiti di budget (anche perchè preferisco risparmiare su altro).
4. E’ possibile integrare un impianto di domotica? Non credo che la casa abbia la predisposizione anche per questo tipo di impianto, per cui la scelta in questo caso sarebbe obbligata verso un sistema senza fili (parlo ovviamente solo della domotica), ma sinceramente anche qui non ne so davvero nulla per cui magari viene fuori che è possibile anche un sistemi filare (non saprei però come, magari tu ne sai di più anche in questo ambito). In particolare sarei interessato alla gestione dei consumi energetici e, ovviamente, alla gestione dell’impianto di allarme.
Scusa la raffica di domande!
Grazie mille per l’aiuto e la disponibilità.
Risposta:
Ciao e grazie per aver consultato il blog.
1. Un impianto nativo filare non permette l’aggiunta di sensori wireless se non utilizzando una scheda wireless to wired. Per la tua esigenza ti consiglio una centrale mista, quindi wireless con gli ingressi filari. In questo modo potrai integrare l’impianto in un secondo momento con i dispositivi senza fili.
2. Dal costruttore potresti farti dare lo schema della predisposizione, quindi dove hanno previsto l’alloggio della centrale e pertanto le relative diramazioni. L’ideale sarebbe un passaggio per ogni finestra, uno per la sirena, per i sensori volumetrici ed altri eventuali per accessori se previsti.
3. Prima di orientarsi verso una marca piuttosto che un’altra o un importo di spesa, sarebbe meglio analizzare le esigenze di sicurezza, cosa prevede la predisposizione, se ci sono ad esempio degli spazi esterni da proteggere per prevenire l’avvicinamento, se può servire la videosorveglianza, quanti sono gli abitanti dell’abitazione, ecc.. Dovresti fare un’analisi e poi contattare le migliori ditte che con la loro esperienza ti aiuteranno ulteriormente nel definire l’impianto più adatto.
4. Un impianto domotico può essere integrato in qualsiasi casa e serve ad automatizzare tutti i dispositivi già presenti nell’abitazione: tapparelle, cancello, caldaia, luci,elettrodomestici, impianto di allarme, ecc..
In pratica tutti i dispositivi vengono integrati sotto un’ unità centrale: la centralina domotica. In alternativa a questa soluzione che è la più costosa, in commercio esistono espansioni domotiche per sistemi di allarme, si tratta di moduli che se uniti alla propria centrale di allarme integrano ulteriori dispositivi quali ad esempio le tapparelle, le luci, un elettrodomestico, ecc..
Questi moduli sono molto semplici e poco costosi e una volta collegati permettono la gestione dei dispositivi dal telecomando dell’antifurto, dalla tastiera dell’antifurto, dallo smartphone, dal telefono, con un sms oppure dal modulo domotico stesso.