Per difendersi dalle intrusioni indesiderate, il primo deterrente è costituito da una buona serratura di sicurezza.
Da qualche anno i malviventi per violare le porte di ingresso si servono del bumping (dall’inglese bump key, chiave limata). Un sistema di manomissione delle serrature, originario del nord Europa, diventato ormai un vero e proprio incubo per le forze dell’ordine e, soprattutto, per chi crede di potersi sentire sicuro a casa propria o nel negozio dove svolge qualche attività, installando costose porte blindate.
La tecnica del bump key consiste nell’aprire serrature anche di alta sicurezza, in pochi secondi, tramite una chiave particolare, precedentemente limata, sull’estremità della quale vengono poi praticati semplici colpetti di un martelletto di legno o di un cacciavite. La tecnica non lascia tracce di scasso e il fenomeno è stato al centro di test accurati condotti su 60 cilindri di sicurezza di diverse marche, alcune molto prestigiose. I risultati sono sconcertanti, se si considera che ben l’80 per cento sono risultati facilmente apribili in pochi secondi con questa tecnica.
Bisogna inserire una chiave appositamente limata nella serratura. La chiave viene poi colpita appunto con un oggetto rigido, di solito il manico del cacciavite. Ed è la forza cinetica del colpo, dato con maestria, che fa così fa alzare i pistoni superiori oltre la linea di apertura facendo scattare la serratura stessa.
La pericolosità di questa tecnica è nella facilità di utilizzo e nella semplicità degli strumenti. Questa chiave universale, infatti, si può fare senza particolari attrezzature.
Insomma: chi pensava di potersi mettere in salvo dai furti installando costose porte blindate, dovrà decidersi a comprarsi un bell’antifurto.
Le tecnologie degli allarmi, fortunatamente, sono più complesse, difficilmente individuabili. Purtroppo, si verifica uno strano fenomeno: d’inverno, i cittadini pensano, erroneamente, di rischiare meno rimanendo fuori casa poche ore (magari per andare al cinema) che non qualche giorno. E poi al ritorno da una cena o da una giornata a parlare con gli insegnanti dei figli si trovano l’appartamento svaligiato.
E a dimostrazione del fatto che i furti invernali superano quelli estivi, basti pensare che nel 2011 il picco si è registrato tra settembre e dicembre (2.119), contro i 1.479 dell’estate. E anche nel 2012, i furti tra gennaio e aprile (1.904) difficilmente saranno superati da quelli tra maggio e agosto, considerando che, al 31 agosto, i colpi sono stati «solo» 1.240.
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La porta blindata non basta più! Se solo avessi letto questo blog prima…